Oggi andiamo a conoscere Filippo Tonelli, un giovane chef di Passirano che in pochi anni ha potuto lavorare nelle cucine più importanti del mondo, grazie alla sua dedizione e all’impegno continuo.
Oggi dopo varie esperienze all’estero è alla corte del grande Philippe Lèveillè, nella brigata del “Miramonti l’Altro” come “chef de partie”, ne abbiamo approfittato per fargli alcune domande.
Quando hai scoperto la tua passione per la cucina? Quale piatto te l’ha fatta amare?
La passione per la cucina c’è sempre stata fin da piccolo, vedendo mia madre e mia nonna cucinare i piatti tradizionali della domenica, il coniglio alla bresciana penso che sia il piatto che mi ha fatto innamorare di questo mestiere.
Quando è iniziata la tua avventura al Miramonti L’altro? Cosa significa lavorare a stretto contatto con Lèveillè?
L’avventura al Miramonti L’Altro è cominciata da poco da luglio 2021, dopo varie esperienze all’estero prima in Svizzera successivamente in Francia dove ho arricchito il mio bagaglio culinario, ho deciso di tentare anche in Italia approdando nella cucina di Philippe Léveillé. Lavorare a stretto contatto con Philippe è stimolante, giorno dopo giorno scopro nuove sfaccettature della “sua cucina italiana “ burrosa e golosa come la definisce lui.
Il tuo è un lavoro ricco di sacrifici, qual è il tuo sogno?
Sicuramente il lavoro del cuoco è fatto di molti sacrifici ma anche di altrettante soddisfazioni sia a livello lavorativo che umano, e credo che questo in un domani mi possa portare a concretizzare tutti i miei sforzi aprendo una mia attività dove esprimere a pieno la mia filosofia di cucina .
Qual è il piatto che più ami cucinare?
Penso che non ci sia un piatto che prediligo cucinare, amo la cucina in tutte le sue varianti e i suoi abbinamenti, ma credo che per essere buona deve essere ben eseguita e soprattutto pensata.
Raccontaci un aneddoto divertente o curioso che ti è capitato nel tuo lavoro?
Un avvenimento importante è successo un paio di anni fà, durante un evento al casinò di Lugano dove ho potuto lavorare affianco ai migliori cuochi di Svizzera che hanno partecipato al Bocuse d’Or nelle varie edizioni, e la stessa sera mi sono ritrovato a cucinare in solitaria una spaghettata di mezzanotte per tutti gli chef, è stata una emozione unica. In seguito sono riuscito a realizzare uno stage all Restaurant de l’Hôtel de Ville de Crissier che vanta tre stelle Michelin.
Cosa vedi nel tuo futuro?
Nel mio futuro vedo sicuramente la cucina, penso che questa sia la mia strada e voglio fare ciò che mi fa stare bene.
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