La storia
Passirano,
monumenti e
luoghi caratteristici
Passirano (Pasirà in dialetto bresciano) è un comune italiano di 7 032 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia.
Il Castello di Passirano
Arrivando dal paese si nota subito questo castello di forma quadrata, chiuso da mura alte e massicce, realizzate in pietra di Sàrnico a blocchi irregolari. Le merlature ghibelline, cosiddette “a coda di rondine”, risalgono al periodo secentesco, probabilmente ritoccate nell’Ottocento. Due le torri a pianta semicircolare che contraddistinguono questa costruzione: una, più alta verso Levante; l’altra, più bassa a Ponente, detta anche “Torre della Specola”.
Costruito nel XIV secolo, il castello di Passirano non fu il solo in paese. Mentre il primo millennio volgeva al termine, la pianura bresciana era spesso terra di scorrerie per gli eserciti di nomadi e di barbari che seminavano il terrore tra le genti di questi luoghi. Ad effettuare gli assalti con maggiore frequenza e ferocia erano certamente gli Ungari. Così, per difendere genti e raccolti, fu costruita una serie di castelli collegati tra loro. Questo sistema era in grado di proteggere gli abitanti e di ospitare anche le armate che, in caso di attacchi, avrebbero risposto con azioni belliche di difesa. Per il vero, il castello di Monterotondo è quello citato con maggiore frequenza dalle cronache.
Sempre nell’anno 1000 si suppone siano stati costruiti anche i castelli di “Mattina” e “Sera”, cioè ad est e ad ovest di Passirano. Del castello a Levante è rimasta una parte di mura, quello a Ponente (“Passirano Sera”) è oggi considerato quello meglio conservato di tutta la Lombardia.
Su questo castello c’è un problema di datazione. Quella del X secolo è infatti contestata da alcuni storici, i quali ritengono la costruzione edificata di almeno tre secoli più tardi, cioè dopo la costituzione del “libero comune” di Passirano. Fra ‘300 e il ‘400 infatti, erano diversi i comuni che di dotavano di una rocca. Da più parti si pensa che quello di Passirano, più che un castello fosse una rocca disabitata, adibita alle funzioni di ricetto quando gli abitanti del luogo fossero attaccati da nomadi e barbari. Per tale funzione di momentaneo ricovero il castello non fu mai distrutto perché evidentemente non ritenuto strategico dal nemico. Col passare dei secoli poi, fu ulteriormente adeguato a semplici esigenze abitative.
Si sa tuttavia che originariamente il castello di Passirano Sera era interamente circondato da un fossato che isolava la cinta muraria dal territorio circostante. Oggi la fossa non è quasi più visibile per essere stata quasi totalmente coperta e colmata, fatta esclusione per una piccola porzione sul lato sud, dov’era il ponte levatoio.
Il portale di accesso al castello risale al XVIII secolo. L’interno conserva alcune stanze più antiche a nord-ovest ed altre, più recenti, che fungono da deposito e da scuderie, ricavate sul finire del ‘700 come succursali della adiacente Villa Fassati.
Il castello, un tempo di proprietà municipale, nel 1722 divenne proprietà dei conti Fenaroli e, dal 1880, dei marchesi Fassati di Balzola. Attualmente è sede di un’azienda vitivinicola.